Snapchat Dysmorphia – Tutta colpa dei filtri usati sui Social

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Non c’è giorno che passi senza che ognuno di noi non controlli i like ricevuti al proprio profilo social, la bacheca del proprio account virtuale o sbirci l’account di un amico/a su Instagram, Facebook, Twitter o Snapchat.

Un comportamento che sta diventando sempre più ossessivo/compulsivo ogni giorno che passa e che colpisce non solo le nuove generazioni, più attente alla tecnologia, ma anche i “maturi” del web alla ricerca disperata di approvazione tramite un commento o un emoji dopo un selfie appena pubblicato (link).

Disturbi del genere sono già conosciuti ma una nuova ossessione è alle porte la: “Snapchat Dysmorphia“, cioè l’utilizzo estremo dei “filtri ritocco” che non sono più applicati solo alle singole foto ma stano diventando sempre più un’ossessione allo stile di vita quotidiano tanto da aumentare, in maniera esponenziale, le richieste dal chirurgo plastico.

Infatti il “body shaping” o il “filtro bellezza” sono passaggi indispensabili prima di rendere pubblica una foto. Seno più prosperoso, glutei più tonici, addominali scolpiti ecc ecc sono le “modifiche” virtuali più comuni. Ma il passaggio da modifica virtuale a reale è sempre più breve tanto da vedere, soprattutto negli USA (dove l’esasperazione social è altissima), un aumento di richieste di carattere estetico (dal semplice botox agli interventi correttivi) ai medici specializzati.

E voi cosa ne pensate di questo disturbo nato solo per avere più like?

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