L’Eurovision Song Contest (#ESC) è una manifestazione musicale nata nel 1956 su proposta di Sergio Pugliese (che prende come riferimento il Festival di Sanremo) ed è un evento organizzato dall’Unione Europea di Radiodiffusione. Il concorso è stato trasmesso ogni anno dalla sua inaugurazione ed è uno dei programmi televisivi più longevi del mondo ed è anche l’evento non sportivo più seguito con un pubblico di riferimento di centinaia di milioni di spettatori ogni anno.
Dal 2000 il concorso viene trasmesso anche via internet in streaming e dal 2016 anche sul canale ufficiale YouTube Eurovision (link), permettendo così la visione dell’evento in 140 paesi e centrando pienamente l’obbiettivo iniziale della manifestazione, cioè quella di unire i popoli e promuovere la cultura dei diversi paesi per integrarli fra loro.
Il contest viene organizzato dalla nazione che l’anno prima si aggiudica l’evento, ed il vincitore viene nominato attraverso i voti di una giuria tecnica ed una popolare, caratteristica peculiare è che la giuria di ogni nazione non può votare per se stessa o sostenere i cantanti che rappresenta, rendendo la gara così più viva, avvincente ed emozionante fino alla fine.
L’edizione 2016 si è svolta a Stoccolma (Svezia) ed è stata presentata da Måns Zelmerlöw (vincitore 2015) e Petra Mede (conduttrice televisiva, comica e danzatrice svedese).
La nazione vincitrice (tra diverse polemiche) è stata l’Ucraina che ha visto la sua rappresentante Jamala eseguire il testo molto impegnato del brano “1944” (link) relativo al doloroso passato della persecuzione e deportazione dei tartari in Ucraina.
Potevano mancare le sorprese? Certo che No!
Il mood del contest è stato focalizzato su look generalmente sobrio (ad eccezione di alcuni casi). Per gli uomini la maggior parte ha optato per uno stile casual (magliettina, giacca, pantaloni/jeans) con tinte “all black” oppure “black & white”. Per le donne invece il colore ricorrente era il “gold o il pesca”.
Discorso a parte va fatto per Justin Timberlake lo special guest della serata (sempre elegantissimo) il quale si è esibito sul palco durante le fase finali delle votazioni presentando il suo ultimo brano “Can’t Stop The Feeling!”.
Ma quali sono stati i “Best Look & Performance“?
- Il premio “Best Coreografy” va riconosciuto sicuramente al russo “Sergey Lazarev” (il super favorito della vigilia e che ha ricevuto più voti dalla giuria popolare mondiale), la sua performance è stata strepitosa (link);
- Il premio “Best Look Femminile” va all’elegantissima “Gabriela Gunčíková” rappresentate della Repubblica Ceca, il suo abito bianco con chignon basso che a fine canzone ha sciolto con un colpo di mano lasciando tutti meravigliati (link);
- Il premio “Best Text Song” va Sanja Vučić (link) cantante serba che ha portato un testo molto impegnato contro la violenza sulle donne, testo autobiografico che ha interpretato con molta emozione;
- Il premio “Best Sexy Look” va alla concorrente armena “Iveta Mukuchyan” (link) che con il suo vestitino a rete nero in stile body ha mantenuto alta l’attenzione fino alla fine delle esibizioni;
- Il premio “Best Beauty” va senza ombra di dubbio alla austriaca, che ha cantato in francese, ZOË (link) che con il suo vestitino color pesca con richiami floreali, coroncina di Swarovski e capelli al vento ha impersonato una moderna cenerentola;
- Il premio “Best Look Maschile” va al padrone di casa “Frans” in perfetto stile Justin Bibier che ricorda al tempo stesso un giovanissimo Leonardo Di Caprio;
- Il premio “Best Curiosity” va alla rappresentate di Malta “Ira Losco” (link) che ha cercato di nascondere le sue dolce rotondità dovute alla gravidanza in un vestitino con spacco color oro;
- Il premio “Best Sounds Song” va all’olandese “Douwe Bob” (link) il suo motivetto in stile country è davvero orecchiabile;
- Il premio “Best Fantasy Look” va alla rappresentante della Germania “Jamie-Lee” (link) che il suo abito vegano al 100% in perfetto stile cartoon/cosplayer;
- Il premio “Best Dress” va alla croata “Nina Kraljić” (link) con un doppio vestito, il primo in stile “kimono da geisha” ed il secondo in stile vestale, una trovata che ha lasciato il segno.
Per quanto riguarda la nostra Francesca Michielin (link) la sua esibizione è stata davvero toccante. La prima parte del testo è stata cantata in italiano per poi lasciare all’inglese il ritornello della seconda, la nostra rappresentante ha trattenuto a fatica le lacrime dovute alla forte emozione di realizzare il suo sogna sin da bambina.
E voi? Cosa ne pensate?
Seguirete la prossima edizione organizzata a Kiev nel 2017?
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